Atradius presenta il nuovo Rapporto elaborato sull’Italia, in cui viene analizzata la situazione economica attuale e prospettica del Paese, facendo il punto sulle previsioni in tema di tassi d’insolvenza nei settori d’impresa italiani per il 2014.
In linea generale per il 2014 le attese sono per una stabilizzazione dei tassi d’insolvenza (incrementati di oltre il 10% nel 2013) che si attesteranno comunque su livelli molto alti interessando soprattutto i settori dell’edilizia, del tessile, della vendita all’ingrosso e al dettaglio di mobili, elettrodomestici e componenti automobilistici. Alti tassi d’insolvenza interesseranno anche i settori manifatturiero e dei metalli. A questi dati previsionali fanno da sfondo il quadro politico, la carenza di riforme strutturali nel Paese, la perdurante debolezza del sistema economico, nonché le difficoltà di accesso da parte delle imprese al credito bancario, destinate a proseguire anche nel 2014.
In particolare, la forte dipendenza delle imprese nostrane, rispetto a quelle dell’Eurozona, dal credito bancario si rivela tra le principali debolezze strutturali del sistema Paese. Questo alimenta i problemi di liquidità delle imprese, inaspriti soprattutto dalle cattive abitudini di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione.
La seppur modesta ripresa dell’economia italiana prevista per il 2014, pilotata da un rilevante sviluppo nel commercio globale, dovrebbe trascinare al rialzo le esportazioni italiane (si prevede fino al 2,0% dopo la stabilizzazione registrata nel 2013), raggiungendo un’eccedenza delle partite correnti pari allo 0,8%, anche se la domanda interna rimane ridotta.
Questa proiezione positiva potrebbe, tuttavia, essere compromessa da potenziali tensioni nei mercati finanziari, oltreché dalla carenza di competitività internazionale dell’Italia, che nel corso degli ultimi due anni ha perso quasi il 20% della propria quota dei mercati di esportazione, principalmente a causa della mancata attuazione di programmi esaustivi in tema di riforme economiche.